Magasa, un viaggio indietro nel tempo

Lasciarsi alle spalle la trafficata strada che da Gargnano porta a Limone e inerpicarsi per la via che in pochi chilometri prende quota è come correre indietro nel tempo. Gli ulivi cedono subito il posto a una vegetazione selvaggia. Sui pendii intorno a Magasa si riconoscono appena i terrazzamenti un tempo utilizzati per la coltivazioni di cereali e frutta. In lontananza le case-fienile di Cima Rest e la sagoma del Tombea, a due ore di cammino, fino alla seconda metà del Novecento percorso dalle numerose mandrie di cui oggi è orfano.

È qui che ancora oggi nasce il Tombea: scopriamo di più sulle sue caratteristiche.

Caratteristiche del Tombea

Dal gusto sapido e leggermente piccante nel finale, arricchito dal profumo di montagna, il Tombea viene prodotto da maggio a settembre e vede l’utilizzo del latte crudo di razza Bruno-Alpina. Si presenta in forme molto generose, dal peso compreso tra 7 e 14 kg. La pasta, dal colore giallo intenso, è molto compatta con occhiatura irregolare e diffusa. Perfetto come fine pasto, è adatto al consumo a partire dai 90 giorni. È un formaggio che stagiona anche per anni nei rolt, le casere.

Da sempre le forme che scendevano dal Tombea erano acquisto dei commercianti che provvedevano a stagionarle e metterle sul mercato in maniera indistinta. Dal 1979 questo gioiello locale è celebrato dalla Sagra del Formaggio di Cima Rest, che si tiene ogni anno a settembre.

 

 

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